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giancarlo sensidoni

Filmografia

 

Fellini Satyricon

(1969)

Il testo ispiratore è il famoso affresco che Petronio dà della Roma imperiale. Due giovani, Encolpio e Ascilto, innamorati dello stesso efebo, Gitone, incontrano diverse persone, l'attore Vernacchio, il vecchio poeta Eumolpo, l'arricchito Trimalcione, Lica, tiranno di Taranto. Ascilto muore; anche Eumolpo muore e vecchi bramosi divorano il cadavere del poeta, che ha lasciato le sue ricchezze a chi si ciberà delle sue carni. Encolpio, rimasto solo, se ne va con nuovi amici.

 

Nell'anno del Signore

(1970)

Nella Roma papalina due carbonari compiono un attentato e subito sono catturati dai gendarmi. Un gruppo di popolani romani cerca di salvarli, ma inutilmente. Rimane libero però il Cornacchia, che continua a fare l'oppositore scrivendo versi irriverenti sulla statua di Marco Aurelio.

 

Blindman

(1971)

Per denaro, un pistolero cieco si impegna a procurare donne ai minatori del Texas che vogliono sposarsi. Sulla sua strada trova due messicani che lo ostacolano: uno lo sistema, mentre l'altro va ad offrire le donne ai soldati di El General. Sarà una lotta lunga e senza quartiere fra il pistolero, il messicano, El General e le donne contese. Segnaliamo, per i fans dei Beatles, la presenza (in veste di attore co-protagonista) di Ringo Starr.

 

L'arciere di fuoco

(1971)

Robin Hood si dà alla macchia nella foresta di Sherwood capeggiando una rivolta contro re Giovanni l'usurpatore. All'arrivo del buon Riccardo Cuor di Leone avrà il più completo successo.

 

Amarcord

(1973)

Amarcord in dialetto romagnolo (il dialetto di Fellini) vuol dire "mi ricordo", e il regista ricorda gli anni della sua infanzia, gli anni Trenta, al suo paese. Passano dunque i miti, i valori, il quotidiano di quel tempo: le parate fasciste, la scuola (con l'insegnante prosperosa che stuzzica i primi pensieri), la ragazza "che va con tutti", la prostituta sentimentale, la visita dell'emiro dalle cento mogli, lo zio perdigiorno che si fa mantenere, la Mille Miglia, i sogni ad occhi aperti, il papà antifascista che si fa riempire d'olio di ricino, il paese intero che in mare, sotto la luna, attende il passaggio del transatlantico Rex. Fellini nel '76 era ancora in grado di incantare praticamente con niente, confezionando appunto il "niente" con colori, fantasia e sensazioni. Si giova dei soliti collaboratori, a cominciare da Nino Rota sempre importantissimo nell'economia del cinema felliniano.

 

Todo Modo

(1975)

Mentre nel paese infuria un'epidemia, gli esponenti del partito di governo si riuniscono in un misterioso convento per concordare una nuova spartizione del potere. Una serie di delitti sparge ben presto il terrore fra i presenti, che si sospettano l'un l'altro. L'autore della catena di omicidi viene poi indicato in un gesuita dalla doppia vita, morto suicida. Ma per i convenuti superstiti il sollievo dura poco: finiranno tutti uccisi all'uscita del convento.

 

La stanza del Vescovo

(1977)

Il film racconta l'avventura di un giovane playboy coinvolto in un dramma familiare con tanto di assassinio. Conosce il signor Temistocle che ha una moglie bisbetica e una bella cognata. Con lui ha molte avventure. Alla fine si scopre che Temistocle ha ucciso la moglie per sposare la cognata. Smascherato dalla polizia Temistocle si impicca. Il giovanotto abbandona i luoghi dove ha conosciuto l'enigmatico personaggio.

 

La città delle donne

(1980)

Un cinquantenne donnaiolo, Snaporaz, abborda in treno una bella sconosciuta e la segue. Capita a un congresso femminista dove viene aggredito e dileggiato. Fugge e arriva in casa di un campione di maschilisti fallocrati, Katzone, che ha amato un'infinità di donne, ma ora è anche lui sulla difensiva. Snaporaz rivive come in un incubo i suoi rapporti con l'altro sesso, dai primi turbamenti dell'infanzia alle esperienze sessuali, a un matrimonio ormai stanco. L'avventura è sempre più allucinante. Alla fine si sveglia: è stato tutto un sogno. Sul tema fisso della donna, Fellini improvvisa una variopinta cavalcata di immagini. C'è tanta carne al fuoco e non sempre di prima scelta, in compenso lo spettacolo è sempre all'altezza dei tempi belli. Un grande autore che forse non ha più nulla di nuovo da dire dopo trent'anni ad altissimo livello, ma che sa trattare a meraviglia la sua materia.

 

E la nave va

(1983)

Alla vigilia della prima guerra mondiale, un gruppo di artisti lirici va ad una crociera-commemorazione nel Mediterraneo in estremo omaggio alla memoria di una famosa cantante defunta. Un giorno però la nave viene presa a cannonate dalla flotta austriaca e cola a picco (la grande guerra è nel frattempo cominciata). Non tra gli esiti migliori di Fellini, comunque una metafora spesso geniale, sempre barocca e qua e là coinvolgente sul mondo degli artisti e sul loro distacco dalla realtà.

 

King David

(1985)

Kolossal sulla vita di David, il pastore destinato a diventare Re di Israele dopo aver ucciso il gigante Golia. Filmone costoso e ambizioso, ma di scarso effetto anche a causa di Richard Gere, poco credibile nei panni del personaggio biblico.

 

Lady Hawke

(1985)

Una fiaba ambientata nel Duecento. Il cattivo signore di un borgo francese ha trasformato due innamorati in due animali: lui diventa un lupo di notte, quando lei è una bella fanciulla; lei è un falco di giorno, quando lui è un prode cavaliere. Insieme affrontano una fantastica avventura, finché durante un'eclisse solare, il maleficio si dissolve. Girato interamente in Italia, il film si avvale dell'ottima fotografia di Vittorio Storaro.

 

Joan Lui

(1985)

Celentano scrive, sceneggia, dirige, interpreta e monta questo delirante apologo sui mille mali di questa società preda del Maligno. Ma per fortuna un giorno nel paese arriva Joan Lui di lunedì, nei panni di un nuovo Redentore, ad aprire gli occhi e i cuori della gente ormai corrotta e priva di ideali. Film coraggioso (per non dire spudorato), frutto della megalomania e delle crisi mistiche di un cantante attore che ha saputo in altre e migliori occasioni dare prove di sé ben diverse da questa. Con il preoccupante Joan Lui Celentano dimostra come i tempi per dare vita in tv a quello scandaloso " Fantastico " fossero ormai maturi.

 

La storia

(1986)

Protagonista è una donna, sola con i suoi figli, durante la seconda guerra mondiale e nel difficile periodo successivo. Oltre al problema quotidiano della sopravvivenza la donna deve affrontare anche quello della sua origine israelita. Grande interpretazione della Cardinale.

 

Barbarians

(1987)

Tanti secoli fa, in un mondo popolato di animali mostruosi, coraggiosi paladini, streghe e filtri magici, un re cattivo tiene segregata la sua stupenda moglie e i bambini avuti da lei: una femmina e due gemelli.

 

Grandi magazzini

(1987)

Una lunga serie di gag fa da ossatura a un film tutto sommato slegato e solo a tratti divertente. In una stravagante giornata ai grandi magazzini si incontra tutta una serie di macchiette più o meno riuscite nonostante l'impiego di un cast "tutte stelle", nel quale ricordiamo in piccole apparizioni Nino Manfredi, Laura Antonelli, Michele Placido, Lino Banfi, Christian De Sica, Ornella Muti, Massimo Boldi, Paolo Panelli.

 

Il nome della rosa

(1987)

Nel XIV secolo una coppia di francescani (Connery e Slater) risolve l'intricata matassa di una serie di misteriosi delitti avvenuti in una maestosa e solitaria abbazia. Il respiro filosofico e la miriade di citazioni che caratterizzavano il romanzo si smarriscono nella sua trasposizione cinematografica, che peraltro ne conserva l'atmosfera cupa e rarefatta. Film calligrafico e dalla splendida fotografia, eccellente nella caratterizzazione di personaggi e luoghi.

 

La coda del diavolo

(1987)

Robert Briand, un giovane medico volonteroso, nel XV secolo, e la sua amante Teresa, curano dei sifilitici in un campo per lebbrosi. Robert presto s'innamora di una di loro, Marie Blanche, che pare però negativa ai sintomi della sifilide. Tra loro c'è Laurent, che difende la ragazza dai lebbrosi, ed Eleonora, fatta rinchiudere per vendetta dal marito tradito. Robert cerca di far fuggire l'innamorata lasciando aperta la porta del lebbrosario, ma sarà Laurent a fuggire e, inseguito, verrà ucciso. Minacciato da un'inchiesta dovrà partire anche Robert, non prima d'aver lasciato nelle mani di un amico Marie Blanche.

 

Così fan tutte

(1991)

Un'affascinante ma fedele moglie viene introdotta al tradimento coniugale dai consigli di una commessa sua collega. Prima che il marito decida di accettare tutto pur di non perderla la donna farà le sue esperienze. Leggera citazione mozartiana nella colonna sonora. La pellicola, sotto la patina allegra, nasconde la denuncia dell'aridità nei rapporti coniugali.

 

Johnny Stecchino

(1991)

Johnny Stecchino, boss mafioso che vuole vivere in pace, fa uccidere il povero Dante che è suo sosia. Sceneggiatura incollata col nastro adesivo. Sono divertenti molte situazioni ma ci sono molti vuoti che lasciano sconcertati: si arriva quindi a preferire il film precedente, più approssimativo per certe cose, ma più onesto.

 

Il segreto del Sahara

(1987)

Uno studioso inglese vuole scoprire il segreto della Montagna Parlante nel deserto del Sahara. Anche un feroce sceicco e un capitano della Legione straniera hanno il suo stesso scopo. Arriva primo lo studioso che però paga la scoperta con la perdita della vista. Ma intanto la regina dei guerrieri della Montagna Parlante s'è innamorata di lui. Lo farà di nuovo vedere e lo aiuterà a combattere lo sceicco e il capitano.

 

Il segreto del bosco vecchio

(1993)

Pare che Olmi abbia filmato le stagioni in tempo reale e che quindi le riprese siano state lunghe e laboriose. Il colonnello Procolo è diventato responsabile di una foresta vecchia di secoli. Tutore del nipotino, che non potrà ereditare fino alla maggior età, il vecchio vuole vendere legname abbattendo gli alberi. Uno di essi, travestito da guardia forestale, cerca di impedirglielo. Procolo, vedendo poi il bambino come una minaccia al suo potere, cerca in più riprese di metterlo in pericolo. Quando poi, schiavizzato il vento, sarà a un passo dal riuscirci, andrà alla sua ricerca morendo lui stesso in una tormenta.

 

La creazione

(1994)

Una scelta coraggiosa e per nulla commerciale quella di Olmi. Evitando i classici metodi di epicità, attraverso i quali la Sacra Bibbia è sempre stata rappresentata, cerca di entrare in un'atmosfera ascetica. Essendo un libro trasmesso oralmente di generazione in generazione, il regista dà molto spazio alla voce narrante, con una musica etnica che ricorda le atmosfere new-age e la colonna sonora di L'ultima tentazione di Cristo di Peter Gabriel, nei momenti più tenui. Parte dalla creazione, come testimonia il titolo, e arriva a Noè, interpretato da Antonutti.

 

Giacobbe

(1994)

Giacobbe, in lotta con il fratello per la discendenza, è costretto ad abbandonare la propria casa. Solo la sua fede incrollabile fa sì che la sua storia d'amore con Rachele possa sopravvivere attraverso anni di drammatiche esperienze.

 

Giuseppe

(1995)

Venduto come schiavo dai suoi stessi fratelli, Giuseppe, grazie alle proprie capacità di interpretare i sogni, divine viceré del Faraone. Questa carica gli permette di salvare la sua gente e i fratelli da una terribile carestia.

 

Mosè

(1995)

Un trovatello salvato dalle acque diviene principe d'Egitto, ed è scelto da Dio per condurre il popolo d'Israele attraverso l'incredibile odissea che lo porta dalla schiavitú in Egitto verso la libertà della Terra Promessa.

 

Jesus

(1998)

La storia di Cristo del Nuovo Testamento Stile visionario ed effetti speciali per le scene in cui Gesú si confronta con Satana. Omaggi ai Vangeli del cinema (Scorsese, etc.), cast internazionale.

 

Malèna

(2000)

Ricordate l'adolescente De Niro che spiava Elizabeth McGovern che ballava Amapola in C'era una volta in America, oppure il casino della Roma di Fellini, o il popolo di piazza di Divorzio all'italiana di Germi? Sono solo alcune delle decine di citazioni di questo film. Quasi tutto è luogo comune, è già visto ed è previsto. Poi c'è il cinema e quello Tornatore lo sa fare. Peccato che il regista, che conosce bene il mestiere della macchina, insista nello scrivere e non si affidi a uno specialista vero di storia e di sceneggiature. Ne guadagnerebbe. Potrebbe diventare grande, con e senza metafora. Vista una Bellucci molto bella e, aiutata dai lunghi silenzi, anche migliorata come attrice. Morricone, come sempre è un gran bel sostegno.

 

La leggenda di Al, John e Jack

(2002)

Aldo, Giovanni e Giacomo, questa volta nei panni dei tre killer mafiosi italo-americani Al, John e Jack, piuttosto imbranati: i pasticci che combinano sono una continua fonte di imbarazzo per il boss che li ha ingaggiati. Un giorno, però, commettono un errore di troppo e sono costretti a nascondersi per non essere uccisi dalla mafia, mentre Al ha persino perso la memoria.
Una curiosità: i personaggi dei tre mafiosi sono apparsi nel prologo di Tre uomini e una gamba, il primo film del trio comico.

 

Spartacus

(2004)

Throughout human history one group has enslaved another. You would be hard pressed indeed to find a single ethnic or national group that has not at one time been slaves. Almost without a single exception slavery spawns a desire for freedom and through out history one of the most famous, enduring revolutions of slaves is told in the story of Spartacus. Spartacus was a Thracian who rose up as a revolutionary around 73 BCE and assembled an army of gladiators against the oppression of Rome. This tale was told by Stanley Kubrick in 1960 featuring the famous performance of Kirk Douglas. Now, the USA network has revisited the source material, a novel by Howard Fast and this tortured story of rebellion, power and love once again is told.

This time around the chosen medium for telling the story of Spartacus is the ever popular mini series. For such sweeping novels as this one this affords more time for character development than the limited two or three hour film. Here there is more back story presented than with the famous film by the same name but the production does fall short of its predecessor. Now that does not mean the mini series is without merit, after all the bar was set pretty high by the likes of Kubrick and Douglas, two of the best Hollywood film has ever produced. The USA mini series has to therefore be considered as a completely separate work not as a remake.

Rome at this time was already in the throws of complete decadence, although nominally a republic the power of a few rich families still dominated the political and social scene, maintaining a rigorous caste system that controlled the lives of most of the known world. At the top where the rich and powerful, men like the praetor Marcus Licinius Crassus (Angus Macfadyen) who was the riches man in Rome and whose old family lines made him almost untouchable in the senate. Here was a man that though nothing of impressing women by hiring gladiators to fight to the death for an afternoon of personal amusement. In contrast we have Spartacus (Goran Visnjic). a freeborn provincial from Thrace who had served in the Roman army and was eventually sold into slavery only to find himself in training to become a gladiator. Naturally we need a love interest for such a tale and here we find that criteria met by Varinia (Rhona Mitra), the beautiful young woman that was raped and kidnapped by Roman troops and sold as a slave to the owner of the gladiators. After resisting her first night with her new owner she is held down by two men as he rapes her and eventually passes her on to amuse the gladiators the night before a big fight. Of course she is given to Spartacus who tells her to sleep alone in the corner and eventually they fall in love, okay, I am certain this is no where close to anything historical but this is the USA network not the History Channel so accept it for what it is, entertainment.


il sogno è sempre

 

il sogno è sempre

The Life Aquatic

(2004)

 

Il miglior amico e compagno di studi del celebre oceanografo e documentarista alla Cousteau, Steve Zissou, viene divorato dal rarissimo squalo giaguaro durante un’immersione nel Mediterraneo. Sconvolto dalla tragedia, Zissou decide di imbarcarsi nuovamente con un duplice scopo: girare un film sulla ricerca del feroce predatore, ma sopratutto vendicare la morte dell’amico uccidendolo.
In piena andropausa, consapevole che questa forse sarà la sua ultima uscita in mare aperto, Zissou ha difficoltà a trovare i finanziamenti per partire e non riesce a motivare il suo team, composto dal fido Klaus (Willem Dafoe), un pugno di stagisti, cui si aggiunge il giovane pilota Ned Plimpton, affascinato dal carisma di Zissou ma sopratutto suo figlio illegittimo, la giornalista incinta del National Geographic Jane Winslett e la moglie dell’esploratore Eleonor (Anjelica Huston).
Il bizzarro equipaggio taglia gli ormeggi verso il mare aperto alla ricerca, apparentemente impossibile, del pescecane. Saranno numerosi e rocamboleschi gli incidenti di percorso prima di giungere a destinazione e non mancherà nemmeno un lutto inatteso a completare il viaggio iniziatico di un uomo, giunto alla soglia della senescenza.

Copyright © 2007 Caserta Spettacoli